giovedì 8 gennaio 2009

A Casteldaccia i labirinti vitali di Massimo Bonanno

Pagine in bianco da riempire: è questo ciò che viene in mente guardando i quadri scultura di Massimo Bonanno, in mostra da sabato dieci Gennaio al sei Febbraio, in via Lungarini,21, presso l'Arsenale delle esposizioni di Casteldaccia. La kermesse dell'artista misilmerese induce il visitatore a riempire di vita, esperienze, aneddoti, dolori e amore,le opere esposte, lungo un percorso fatto di “labirinti” nel quale lo stesso autore tenta di trovare una via di fuga o d’entrata. Tutto ciò che ci viene negato o concesso, celato o manifestato Massimo Bonanno lo descrive con semplicità artefatta, con contrasti lineari. In poche parole, labirinti umani, nei quali l’uomo ricerca il proprio essere, se non addirittura la propria anima. Forti contrasti bianco-nero, china, gesso, plastilina il tutto mescolato con l’esigenza di appartenere, di vivere. Corpi senza volto, senza vestiti, alla ricerca di una identità non ancora perduta ma da scoprire, da identificare, da amare. Smarrimento e benessere sono le sensazioni che si avvertono davanti alle opere, voglia di completare ciò che in realtà non ha bisogno di aggiunte, colorare, ciò che invece ha la pianezza e la totale assenza di colore.

Dopo anni di lavoro, Massimo Bonanno è riuscito a far emergere
con tratti leggeri e delicati, quella che per tanto tempo è rimasta sopita:la sua anima.


1 commento:

Unknown ha detto...

Io ci sarò...anche se non capisco nulla di arte...mi lascerò trasportare dalle sensazioni...