sabato 24 gennaio 2009

REQUIEM

Il rintocco delle campane che accompagnano l'ultimo viaggio di Piero, oggi è più cupo delle altre volte. E' insinuante, pesante, un macigno che sta li sul petto, ed io impotente spettatore, cerco di distrarmi ma con scarsi risultati.Misilmeri anno zero, reloaded, sembra che tutto ricominci,in una History Repeating senza sosta, senza tempo. Una folla di gente accompagna il giovane uomo, la maggior parte curiosi, gli ambulanti non se ne curano, e con i loro megafoni superano i decibel consentiti dalla legge, attirando l'attenzione sui prodotti in vendita: sale, merendine, frutta e lavanderia. Un' agghiacciante normalità, ma la vita continua, va avanti, e noi a parte qualche piccolo commento al bar, alziamo le spalle e tiriamo dritto. Non mi pronuncio neanche sui commenti, ma tutto questo è vecchio, esteticamente vecchio, direbbe il signor G, parlo di Gaber naturalmente,ma che fare? Noi piccoli esseri insignificanti, schiacciati da un fenomeno chiamato ssshhhhhhh, non si dice, non esiste, ed allora diciamo, "ciò che non può essere nominato".E allora parole, teorie e ancora parole, un lento avvicendarsi di fatti in questa terra, la nostra, definita il diamante di Dio, già, Dio che guarda e forse sorride davanti alla nostra impotenza e miseria.Ed allora ritorno alle mie cose e cerco di distrarmi ma, sento applausi, va tanto di moda adesso, come se morire fosse diventato l' hit del momento, e continuo a pensare, non mi resta altro da fare.E come dice la Wertmuller nel film "I basilischi" al Sud ci piace tanto, parlare, parlare, parlare. Ed allora smetto anche quello...chi è causa del suo mal pianga se stesso

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me il vero cancro della Sicilia, non è la mafia, ma l indifferenza della gente......daltronde non li biasimo, è molto più facile far finta di niente e dire la vita continua e quindi continuare a vivere in un mondo falso e convincersi che sia vero, piuttosto che aprire gli occhi e cercare di cambiarlo......tu, come me, preferisci guardare in faccia la raltà e soffrire, anzichè sottometterti a questo mondo fasullo......grazie per i tuoi insegnamenti.............Davide

Anonimo ha detto...

Abbiamo visto il sangue di Piero sull'asfalto bagnato dalla pioggia, che lentamente veniva lavato via...Possiamo anche non piangere per un dolore che non ci appartiene, ma non potremo mai dimenticare quella dolorosa immagine che scolpita nella nostra memoria, ci accompagnerà ogni qualvolta ci avvicineremo in quel luogo, quella Piazza che porta il nome di Angeli morti durante una Missione...L'omicidio di Piero non solo sporca l'immagine di una Cittadinanza che si adopera nella battaglia per la Legalità, ma anche quella dei Caduti di Nassirya. Chiamiamo le cose col proprio nome...la MAFIA ha varcato ancora una volta i confini del rispetto dell'Individuo e della Vita...decretando la morte di Piero, un ragazzo di soli 26 anni. Mafia...giudici e giustizieri, che Dio possa avere pietà di loro, per il loro efferato e diabolico delitto. Noi...non siamo indifferenti...ma Cittadini Onesti che come inermi spettatori, apprendiamo che un'altra anima è stata scippata alla Nostra Terra dal suo stesso male...Maledetto cancro...una sola parola e senza neanche l'articolo...Mafia.

Sarah