martedì 24 febbraio 2009


E' ufficiale. Il 31 marzo 2009 la Nexus associazione culturale debutterà al teatro Lelio di Palermo con: uno, nessuno e...silenzi.

Colgo l'occasione per invitare tutti coloro che avessero un minimo di esperienza teatrale a partecipare al casting. Stiamo cercando 3 uomini e 3 donne che verranno inseriti all'interno della suddetta opera. chi fosse interessato può mandare una mail a nexusassociazione@hotmail.it

PER INFO SULLO SPETTACOLO POTETE LEGGERE IL POST: COMING SOON DI GENNAIO.


Invitiamo inoltre la cittadinanza a partecipare all'evento teatrale

TEATRO LELIO
Via Furitano, 5 - Palermo
Tel. 091 6819122

Ringaziamenti Pianeta giovani

Ringrazio pubblicamente tutti gli intervenuti alla manifestazione, dai ragazzi ai relatori, dalle istituzioni a chi si è adoperato per la riuscita dell'incontro. Ma un ringraziamento doveroso va alla Dottoressa Francesca Salerno, funzionario dell'ambito politiche giovanili di Misilmeri,per il suo operato nella nostra cittadina e per il suo impegno che puntualmente porta buoni frutti. A nome mio e della Nexus associazione, grazie di cuore per l'intervento all'incontro Pianeta giovani, e per l'impegno quotidiano di migliorare la nostra cittadina.

Sfida giovani

Dopo l'esperienza di sabato 21 febbraio, credo che sia doveroso continuare ad insistere. Ok non vi piace esporvi?Non vi piace parlare in pubblico dei vostri dubbi, delle vostre curiosità, dei vostri sogni, bene indicate una via. qualcuno ha scritto che basterebbe portare un cantante di successo o un comico e i giovani accorrerebbero in massa, ma la mia domanda è: a che pro? se realmente servisse farei anche questo passo, ma poi mi ritroverei nella situazione di quelli a cui non piace il cantante o il comico...non siamo qui per una cantata o per una barzelletta.propongo un sondaggio: indicatemi le modalità, i luoghi, gli argomenti e i tempi in maniera tale che possiamo realmente tracciare queste benedette linee. Giovani che parlano di giovani e con giovani, ma che non siano sempre i soliti, dare voce a tutti quelli che pur adattandosi alla massa vorrebbero dire qualcosa di diverso. credo che questi incontri dovrebbero avere cadenza mensile in maniera tale che finalmente la vostra voce può essere sentita e le vostre richieste accolte. Non demordo.

lunedì 23 febbraio 2009

martedì 10 febbraio 2009

Ciao...


finalmente sei libera dallo sciacallaggio politico-religioso,
e dalle miserie umane...ciao

giovedì 5 febbraio 2009

A buon intenditor...


Giungemmo: è il Fine. O sacro Araldo, squilla!

Non altra terra se non là, nell'aria,

quella che in mezzo del brocchier vi brilla,


o Pezetèri: errante e solitaria

terra, inaccessa. Dall'ultima sponda

vedete là, mistofori di Caria,

l'ultimo fiume Oceano senz'onda.

O venuti dall'Haemo e dal Carmelo,

ecco, la terra sfuma e si profonda

dentro la notte fulgida del cielo.

II

Fiumane che passai! voi la foresta

immota nella chiara acqua portate,

portate il cupo mormorìo, che resta.

Montagne che varcai! dopo varcate,

sì grande spazio di su voi non pare,

che maggior prima non lo invidïate.

Azzurri, come il cielo, come il mare,

o monti! o fiumi! era miglior pensiero

ristare, non guardare oltre, sognare:

il sogno è l'infinita ombra del Vero.

III

Oh! più felice, quanto più cammino

m'era d'innanzi; quanto più cimenti,

quanto più dubbi, quanto più destino!

Ad Isso, quando divampava ai vènti

notturno il campo, con le mille schiere,

e i carri oscuri e gl'infiniti armenti.

A Pella! quando nelle lunghe sere

inseguivamo, o mio Capo di toro,

il sole; il sole che tra selve nere,

sempre più lungi, ardea come un tesoro.

IV

Figlio d'Amynta! io non sapea di meta

allor che mossi. Un nomo di tra le are

intonava Timotheo, l'auleta:

soffio possente d'un fatale andare,

oltre la morte; e m'è nel cuor, presente

come in conchiglia murmure di mare.

O squillo acuto, o spirito possente,

che passi in alto e gridi, che ti segua!

ma questo è il Fine, è l'Oceano, il Niente...

e il canto passa ed oltre noi dilegua. -

V

E così, piange, poi che giunse anelo:

piange dall'occhio nero come morte;

piange dall'occhio azzurro come cielo.

Ché si fa sempre (tale è la sua sorte)

nell'occhio nero lo sperar, più vano;

nell'occhio azzurro il desiar, più forte.

Egli ode belve fremere lontano,

egli ode forze incognite, incessanti,

passargli a fronte nell'immenso piano,

come trotto di mandre d'elefanti.

VI

In tanto nell'Epiro aspra e montana

filano le sue vergini sorelle

pel dolce Assente la milesia lana.

A tarda notte, tra le industri ancelle,

torcono il fuso con le ceree dita;

e il vento passa e passano le stelle.

Olympiàs in un sogno smarrita

ascolta il lungo favellìo d'un fonte,

ascolta nella cava ombra infinita

le grandi quercie bisbigliar sul monte.

lunedì 2 febbraio 2009

I giorni della memoria per smemorati


La shoah, le foibe, il genocidio dei curdi e potrei andare avanti per ore, ma la domanda che avrei sempre voluto fare è: perchè queste giornate della memoria? mi rendo conto che per qualcuno è una bestemmia, ma se ci facciamo un esame di coscienza ci rendiamo subito conto che, a parte la giornata prevista da qualche calendario, tutto viene dimenticato, e non succede solo questo, si alimenta odio. Si cari i miei benpensanti, persone per bene, sono manifestazioni pilotate politicamente, esempio :il ricordo delle foibe, voluta fortemente dalla destra per condannare i comunisti, la shoah, contro i nazisti ed appoggiata dai cattocomunisti etc etc. ma quello che ci si dimentica è l'assoluta mancanza di umanità che si è verificata in questi eventi, e che continua a manifestarsi. L'etica nicomachea, di Aristotele esalta le virtù e, come fine ultimo, la giustizia, naturalmente non è così semplice, ma giusto per portare a conoscenza alcuni fatti. Con l'avvento di questi fatti e il nazismo all'apice, l'etica viene definitivamente sepolta, l'uomo dimentica la sua natura, o forse la rivela. Socrate diceva:come posso io continuare a vivere sapendo ciò che ho fatto, come posso io convivere con me stesso, anche in questo caso è soltanto una interpretazione e non la frase esatta dell'etica socratica. Ci piace tanto pensare che la nostra coscienza è tranquilla, abbiamo speso un minuto di silenzio per la memoria e tutto torna alla normalità, abbiamo fatto il nostro dovere. La tendenza di tutto il genere umano è quella di mettere a tacere la propria coscienza, stordendoci continuamente con la tv spazzatura che ci propina vite altrui che non ci appartengono, ma fanno in modo di non farci guardare la nostra. Sarei propenso ad una giornata per il ricordo di tutti i massacri, genocidi e crimini contro l'umanità, dove l'unica bandiera dovrebbe essere quella dell'umanità, quell'umanità che ormai resta sopita davanti al baratro del nulla...basta con le giornate...ritorniamo ad essere umani e a riflettere nel quotidiano e non una volta l'anno...scusate il disturbo...

domenica 1 febbraio 2009

Un consiglio fraternamente umano, leggete l'intervista...

Intervista al Miserabile su IDP